RIVA DEL GARDA - Era da qualche tempo che in due
lavanderie self service della zona del basso Sarca, avvenivano degli strani
furti. Nessuna macchinetta scambia soldi scassinata, nessun fusto di detersivo
asportato, nessuna porta scassinata . Niente di tutto ciò. Ad essere vittime di
questi strani furti erano i clienti che si avvalevano del servizio selfservice per il lavaggio di biancheria.
Infatti, come sovente accade,
l’ignaro cliente inseriva la propria biancheria prima nella lavatrice e
successivamente nell’asciugatrice, andando a sbrigare altre faccende durante il
tempo di lavaggio o asciugatura. Ebbene,
durante queste fasi la 47enne rivana di adozione, con qualche piccolo
precedente specifico alle spalle, entrava tranquillamente nelle due lavanderie,
apriva gli oblò e, dopo aver scelto la biancheria a lei più confacente – e
pulita – se ne appropriava. Di furti del genere ne sono risultati quattro ai
militari che hanno svolto le indagini, tanti quante sono state le denuncie
delle “coraggiose” vittime che hanno deciso di informare la Stazione
Carabinieri di Riva del Garda. A questo punto i militari si sono messi
all’opera e dopo alcuni appostamenti nelle adiacenze delle due lavanderie,
hanno ristretto la cerchia dei sospettabili fino a individuare l’autrice. A seguita
di un’autorizzata perquisizione domiciliare i militari, oltre a recuperare
tutta la biancheria asportata alle vittime, con stupore hanno anche rinvenuto e
sequestrato un cospicuo numero di capi di abbigliamento che risultava essere stata sottratta da una casa
di cura della zona con la quale la stessa avrebbe avuto un rapporto di lavoro.
Alla donna a questo punto, oltre al reato di furto, le è stato contestato il
reato di ricettazione in quanto non ha chiarito se questi ultimi capi di
abbigliamento siano stati da lei rubati o a lei consegnati da qualcun altro. Di
fatto la donna non ha fornito ai militari
alcuna giustificazione circa gli “inconsueti” furti messi a segno. Ora
il fascicolo si trova nella mani del magistrato di rovereto che vaglierà la
posizione dell’indagata.