venerdì 27 febbraio 2015

OSPEDALE DI ARCO : LA CHIUSURA DEL REPARTO DI MATERNITÀ SIA IMMINENTE?

ALTO GARDA LEDRO
Il Nido Di Arco . Foto by Francisco Calabrese-@Copyright
Da fonti ben informate ci giungono voci non nuove della  “ pare quasi imminente” , chiusura del reparto di maternità del ospedale di Arco - Alto Garda e Ledro … Non si capisce come mai adesso che il reparto viaggia a gonfie vele si possa prendere una decisione così drastica . Chiudere il punto nascita di Arco . Pochi giorni  fa durante il turno di notte ci sono state ben 5 nascite . Il punto nascita di Arco viaggia con un ritmo molto buono , oltre al reparto di , Procreazione Medicalmente Assistita , ( PMA) con medie superiori alla media nazionale di successo . Il Day Hospital del reparto maternità è molto attivo . Sono molte le coppie che vengono da fuori provincia e dal resto d’Italia per l’alto standard qualitativo di Arco . Ci chiediamo come mai a rischiare la chiusura sia proprio Arco .? Quando altri ospedali periferici , che dovevano  essere  chiusi , già da molto tempo , ancora  non siano stati chiusi ?. Forse nella “Busa” il terzo polo urbano , non abbiamo politici che facciano la voce grossa e si rispetti una popolazione che , con una densità demografica di oltre 50.000 abitanti  .  Per non parlare durante il periodo estivo?…. Siamo o non siamo in una Regione e Provincia Autonoma , non vediamo perché , per  quanto riguarda la sanità dobbiamo sottostare alle volontà del governo di Roma . Il trentino ha un un territorio molto frastagliato con una viabilità da terzo mondo! …Adesso vogliono anche toglierci uno dei pochi reparti che sono il fiore all’occhiello della sanità trentina e dell’ospedale di Arco ….La chiusura del punto nascita di Arco si potrebbe considerare una carognata , secondo alcune persone da noi interpellate e che vogliono restare anonime ….E’ anche il nostro pensiero , il punto nascita di Arco , oltre alla popolazione dell’Alto Garda e Ledro , non merita un simile trattamento visto i pazienti che vengono da diversi paesi del bacino del Lago di Garda , oltre alle varie utenze delle valli limitrofe … Non è raro trovare pazienti , che vengono a partorire da Storo o dalle Giudicarie , all’ospedale di Arco. Questi pazienti già impiegano oltre un’ora per arrivare ad Arco , se si pensa che dovrebbero sciropparsi altra mezz’ora per andare all’ospedale di  Rovereto . Con buona per buona pace del traffico ,che circola sulle strade Gardesane  , per quasi tutto l’arco dell’anno . Si possono veramente scordare di arrivare per tempo . Chissà quante donne partoriranno in auto o in ambulanza ? Quanti bambini nasceranno per strada ?. Sul atto di nascita verra scritto , luogo di nascita,  a meta strada tra il lago di Garda e Rovereto . Invece di potenziare il nosocomio dell’alto Garda lo si vuole ridurre ad un pronto soccorso avanzato . Una cosa non si capisce come mai l’assessore alla sanità trentina ,in quanto donna, possa sopportare e prendere una decisione  come questa e decretare la morte del punto nascita di Arco?

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lunedì 8 dicembre 2014

BASE JUMPER MORTO- IL TERZO DALL’INIZIO DELL’ANNO

DRO Località Pietramurata

Un base Jumper è morto questa mattina presto lo sportivo si è lanciato dal monte Brento , dal Becco del Aquila , come tanti altri in passato , lui è stato sfortunato è il terzo incidente mortale , solo quest’anno  . Qualcosa non ha funzionato per il verso giusto , l’uomo è stato recuperato dai soccorritori poco distante dalla pescicoltura a nord del Gaggiolo . Sul posto Soccorso alpino , Vigili del Fuoco Volontari di Dro , Carabinieri e l’equipe medica arrivata con l’elicottero da Trento . Purtroppo al momento del ritrovamento , per l’uomo , non c’è stato nulla da fare se non la constatazione del decesso . Ai Carabinieri l’ardua indagine per capire la dinamica .

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domenica 23 novembre 2014

CONTROLLO DEL TERRITORIO DA PARTE DEI CARABINIERI- TRE PATENTI RITIRATE UN ARRESTO

TRENTINO
Anche in questo fine settimana sono stati potenziati i controlli sul territorio da parte dei carabinieri di Trento. Circa 50 auto sono state controllate ieri sera. Ritirata la patente a tre cittadini italiani, tra cui due con valori di alcol nel sangue ben al di sopra del doppio del limite consentito. Nel centro storico è stato arrestato, in esecuzione di un ordine di carcerazione del Tribunale un uomo che deve scontare un periodo di reclusione per avere commesso dei furti in città.

sabato 8 novembre 2014

PRESA BANDA DI LADRI GEORGIANI - IN GIOIELLERIA


Quattro mesi di indagini serrate alla “vecchia maniera”, senza intercettazioni ma soltanto con analisi quotidiane degli spostamenti e con pedinamenti tra l’Alto Garda trentino - veronese e Reggio Emilia.
Da qui infatti proveniva per far razzie , nelle gioiellerie della nostra zona , una banda di georgiani specializzata nei furti con destrezza.
Il 5 luglio scorso (da questa data inizia l’investigazione dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Riva del Garda ) i quattro, con una tecnica collaudatissima, riuscivano a rubare  dalla gioielleria New Pharaon , nel centro commerciale Poli Regina di Arco , un collier del valore di € 5.000.00 ….Un uomo e la donna, fingendosi marito e moglie, si avvicinavano al bancone distraendo la commessa, mentre gli altri due con uno strumento non meglio individuato prelevavano da una vetrinetta poco dietro , la prima copia , il bottino, dandosi poi alla fuga . Fatale è stato il colpo di Arco , la commessa si è accorta della manovra e dava l'allarme , al 112 , dopo aver tentato di inseguire i ladri inutilmente . 
Le indagini da quel preciso momento , analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza , delò centro commerciale ,  hanno fatto sì che , fosse identificata la donna nelle immediatezza del reato, senza però poterne stabilire il reale concorso nel furto. L’analisi effettuata poi sui contatti, gli spostamenti, le abitudini di vita della stessa ha consentito al Nucleo Operativo di risalire a tutti e quattro i componenti, raggiungendoli tutti a Reggio Emilia nella mattinata di giovedì 6 novembre scorso e arrestare tutta la banda 
Si tratta di un cinquantenne georgiano pluri-pregiudicato per reati specifici KVEREKHADZE Kakha e del nipote venticinquenne (senza fissa dimora), anch’egli pluri-pregiudicato, KVEREKHADZE Levan, ora agli arresti  domiciliari e in carcere a Reggio Emilia. 
Assieme a loro vengono denunciati  a piede libero la donna, una russa di cinquant’anni (K.E. le iniziali) incensurata, presunta sarta, residente a Reggio e un georgiano trentaduenne (G.P. le iniziali), nullafacente e con un reato prescritto dal Tribunale di Parma, quindi anch’egli di fatto incensurato.
Il quadro è aggravato anche da un altro colpo messo a segno dalla banda - in un periodo di poco precedente - in una gioielleria di Malcesine, ove il bottino fu più fruttuoso (30.000 € in preziosi).
Il dottor De Angelis, coordinatore dell’indagine, ha avanzato le due richieste di custodia cautelare al GIP di Rovereto dott.ssa Aizzo che, nelle ordinanze emesse, ha dato atto “dell’efficace organizzazione della banda che fa emergere con assoluta chiarezza come i quattro complici avessero già programmato i rispettivi ruoli e le posizioni da assumere all’interno del negozio.” 
La spregiudicatezza nel compiere l’illecito, il pericolo di reiterazione del reato e il rischio di recidiva “destinato a manifestarsi non appena le condizioni appaiono propizie” hanno rappresentato le principali esigenze cautelari per mettere  lo zio in carcere e il nipote georgiani agli arresti.
Il capo di imputazione per tutti è d’aver commesso un furto aggravato dalla destrezza, dall’utilizzo di un mezzo fraudolento, in concorso tra loro. 
Nelle perquisizioni operate in Emilia giovedì scorso, i carabinieri del Nucleo Operativo hanno sequestrato il vestiario indossato dagli indagati durante il colpo del 5 luglio ad Arco. Le indagini che seguiranno coinvolgeranno i negozi di compro-oro emiliani per verificare l’eventuale deposito dei monili sottratti in questi mesi dalla banda. 

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martedì 4 novembre 2014

GRAVE INCIDENTE ALLA PARETE DEL POLICROMURO


ARCO

Le Cure al Ferito . Foto Francisco Calabrese-@-Copyright .
Uno scalatore è rimasto ferito nella tarda mattinata di oggi dopo le , ore 12.45, sulla parete del Policromuro . L'uomo quarantenne residente a Trieste era in compagnia di altri 5 alpinisti , mentre arrampicava una manovra sbagliata (secondo il racconto dei soccorritori ) lo ha fatto precipitare da una altezza di circa 8 metri . Subito è stato dato l'allarme da uno sportivo di Arco che si accingeva ad iniziare la salita . Sul posto una Squadra del Soccorso Alpino di Riva del Garda , una squadra dei Vigili del Fuoco Volontari di Arco e un'Ambulanza del 118 del Ospedale di Arco . Sul luogo un elicottero con il medico Rianimatore , che è stato calato con il verricello , il quale  ha prestato le prime cure allo sfortunato scalatore . Dopo aver stabilizzato il ferito , sul posto , che era in condizioni molto grave è stato issato sul velivolo per poi trasferirlo al Santa Chiara di Trento dove è ricoverato in prognosi riservata . Lo scalatore nella caduta ha riportato diverse fratture considerate di molta gravità . L'intervento è durato circa un'ora date le condizioni poco agibili del posto . Il ferito è stato caricato sul Elicottero con l'uso del verricello . 

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