sabato 14 gennaio 2012

Cineforum dedicato ai film censurati


ALTOGARDA - Totò e Carolina è uno dei film più censurati della storia del cinema italiano: di «Totò e Carolina» si narra abbia scosso anche l'allora ministro degli Interni, Mario Scelba. La commissione censoria ravvisò nel film di Mario Monicelli oltraggio al pudore, alla morale, alla religione, alle forze armate e impose decine di tagli; degli iniziali 2.595 metri la pellicola passò così a 2.386, e la durata da oltre 100 minuti a 70. D'altronde nell'Italia di metà anni Cinquanta non era ammissibile che un poliziotto decidesse di avanzare di grado
solo per poter avere più soldi alla fine del mese; non era concepibile che i comunisti fossero dei bonaccioni e i preti troppo concilianti; che i primi cantassero «Bandiera rossa» e aiutassero un poliziotto a spingere la camionetta in avaria; e non era ammissibile nemmeno che un poliziotto giocasse al lotto. Al punto che anche dopo i tanti tagli (più di 30, con 23 battute modificate) fu imposta alla fine dei titoli di testa un'avvertenza che distingueva fra l'interpretazione «di un semplice attore» e la realtà delle forze armate. «Totò e Carolina» (durata della versione restaurata: 108 minuti) apre lunedì 16 gennaio all'auditorium del Conservatorio di Riva del Garda «Italia mani di forbice», il primo ciclo tematico (dedicato ai grandi film censurati) di «Lunedìcinema», il nuovo cineforum organizzato da AltoGardaCultura (il servizio attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda) assieme all’associazione ARCI Altogarda «Francesco Monti» e al centro culturale «La Firma». L'ingresso è libero, la proiezione inizia alle ore 21.