INDAGINI SULLA MORTE DELLA FARMACISTA UDINESE DANIELA SABOTIG
LEDRO - La morte di Sabotig Daniela, la farmacista 55enne di origine friulana, deceduta nell'incidente avvenuto la notte del 5 febbraio scorso, forse non è stata causata dall'uscita di strada della sua auto, nella scarpata in valle di Ledro.
La Procura della Repubblica di Rovereto ha aperto un fascicolo in quanto le ferite mortali, riportate dalla donna, non sono assolutamente compatibili con la dinamica dell'incidente.
Ricordiamo che l'incidente ha avuto luogo lungo la via che collega le località di Molina con Pieve, attraverso la località di Pur. La strada tortuosa fatta di molte curve, è diventata teatro della morte della donna, che stando alle testimonianze dell'uomo che l'accompagnava, proprio a margine di una di quelle curve, dove il guardrail s'interrompe, la donna avrebbe avuto un malore e avrebbe perso il controllo dell'auto, finendo poi nella scarpata.
A dare l'allarme l'uomo che era in sua compagnia, Ivan Zucchelli residente a Legos, che salvatosi dal terribile schianto, avrebbe dato l'allarme al 118.
![]() |
| La Scientifica al Setaccio Dell'auto |
La ricostruzione dell'incidente attraverso i rilievi della Stazione di Ledro e la testimonianza dell'uomo, non convincono nemmeno il sostituto Procuratore dottor Fabrizio de Angelis, che passa di mano le indagini, al Reparto investigativo dei carabinieri di Trento, che avviano immediatamente accurate indagini, anche con l'intervento della squadra di investigazioni scientifiche, che setacciano palmo a palmo il luogo dell'incidente e l'autovettura sulla quale è stata trovata morta la Sabotig Daniela.
Rimane massimo il riserbo degl'investigatori, intanto la salma della donna non ha ancora ricevuto il nulla osta per il trasferimento in Friuli, segno questo che potrebbe essere disposta nelle prossime ore l'autopsia, che permetterà di fare piena luce sulle cause della morte della donna.



Nessun commento:
Posta un commento