lunedì 29 ottobre 2012

Il bike sharing elettrico sbarca a Riva

La stazione al parcheggio del Foro Boario

RIVA DEL GARDA - Dieci biciclette a pedalata assistita saranno presto disponibili in modalità bike sharing gratuita nelle sei stazioni di ricarica già allestite in città. Si tratta di un innovativo sistema «aperto», che per la prima volta cioè dà la possibilità di consegnare la bicicletta in una qualsiasi delle sei stazioni, indipendentemente da quella di ritiro. Il progetto è sostenuto da un bando del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare che ha riconosciuto a Riva del Garda (che si è classificata al settimo posto su 314 partecipanti e 57 Comuni finanziati) non solo il carattere innovativo del progetto, ma anche la «gestione attenta sotto il profilo ambientale del territorio», le «ottime infrastrutture realizzate negli anni per la mobilità alternativa» e il «presidio costante della viabilità interna». Le stazioni di ricarica si trovano in luoghi scelti per coprire la più ampia gamma di esigenze sia della popolazione, sia dei turisti: al porto di piazza Catena (alla stazione d'imbarco dei traghetti di Navigarda); in viale Pilati (a fianco del parcheggio interrato Terme Romane), questi primi due con pensilina con copertura di pannelli
fotovoltaici; e poi nell'area sosta camper in località Brione (dove gli utenti possono così raggiungere comodamente il centro cittadino); alla stazione delle autocorriere (quotidiano punto di accesso di molti pendolari); al cimitero al Grez (luogo in cui si recano frequentemente molte persone anziane); e nei pressi del Palafiere alla Baltera (i cui utenti hanno la possibilità di raggiungere l'albergo oppure di recarsi in centro senza utilizzare l'auto). Quest'ultima postazione si trova provvisoriamente al CRM, una soluzione dovuta a necessità burocratiche legate al bando ministeriale, che in futuro sarà cambiata. «Si tratta di un progetto strutturato e complesso che tende a far sintesi di un percorso iniziato negli anni e che ha come obbiettivo la mobilità alternativa e più in generale l’attenzione e il rispetto dell’ambiente – spiega l'assessore ai trasporti e mobilità Alessio Zanoni – e che andrà costantemente implementato negli anni, soprattutto sviluppando una rete estesa anche ai Comuni limitrofi, con l’impegno concreto ad incentivare sempre più l’utilizzo dell’energia elettrica nella mobilità integrata. Un progetto che ha come obbiettivo la promozione della mobilità elettrica in tutte le sue forme: bici, auto e scooter; le postazioni di ricarica che abbiamo posizionato, infatti, sono già compatibili per ogni tipo di mezzo elettrico». Fondamentale, per il risultato ottenuto, quanto fatto in passato: l'amministrazione attuale e la passata, infatti, negli anni hanno lavorato con convinzione sul tema, creando le condizioni ottimali per arrivare al nuovo, importante passo del bike sharing elettrico. Elementi di rilievo sono la realizzazione di una vasta rete di piste ciclabili (l'estensione supera i 16 chilometri) che collega le frazioni periferiche con il centro e con la fascia lago (e a breve saranno realizzati due nuovi tratti); di una rete interna di piste ciclopedonali che permettono di muoversi in sicurezza lungo i viali e le piazze cittadine; inoltre sono stati individuati parcheggi di attestamento che consentono ai lavoratori pendolari e ai residenti di parcheggiare gratuitamente la propria auto, raggiungendo il centro città con percorsi riservati e con la possibilità di utilizzare le bici pubbliche messe gratuitamente a disposizione dall’amministrazione comunale in collaborazione con la società APM (questa forma di bike sharing denominata «C’entro in bici» è operativa in più di 100 città italiane e con un'unica chiave consente di utilizzare le bici in tutte le città aderenti). «É un progetto che ci permetterà di sviluppare forme di mobilità eco-compatibili – aggiunge l'assessore – grazie alle stazioni di ricarica integrate con pensiline fotovoltaiche per la produzione dell’energia da erogare; abbiamo privilegiato la diffusione capillare delle stazioni di ricarica, a scapito della dotazione di bici pubbliche, per dare un ulteriore sostegno all'utilizzo della bici elettriche private, la cui diffusione negli ultimi anni ha avuto un enorme incremento; basti pensare che nell'Alto Garda quelle acquistate con il contributo provinciale dell'Agenzia per l’energia sono più di 500. Il progetto sarà affiancato da un programma specifico di comunicazione, formazione e informazione che stiamo portando avanti con la consulenza di professionisti, sia nelle scuole sia sul territorio, per sensibilizzare la popolazione. Il progetto riveste inoltre grande importanza nell’azione di tutela della qualità dell’aria, in questa prima fase quantomeno come forma di sensibilizzazione; negli anni passati Riva del Garda, nella stagione invernale, primeggiava in questa classifica negativa, a causa di svariati fattori, non ultimo la morfologia del territorio e i venti che spingono da sud gli inquinanti della pianura Padana; limitare la presenza di inquinanti nell'aria è un lavoro impegnativo che richiede tempi non brevi, ma rispetto al quale siamo impegnati con decisione, e che abbiamo perseguito anche realizzando il teleriscaldamento che ha portato alla rottamazione di centinaia di vecchie caldaie; le stime ci dicono che già oggi l’energia distribuita equivale al quantitativo utilizzato da 3.500 appartamenti. A questo proposito citerei anche la sostituzione di tutti gli autobus urbani con nuovissimi “euro5” a basso impatto ambientale; così, oggi la situazione è sotto controllo e i dati ci consentono di essere più che ottimisti».

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