giovedì 16 agosto 2012

ANCORA SENZA ESITO LE RICERCHE ALLA FOCE DEL SARCA

ARCO -  Sono ancora senza esito, le ricerche di Giacomo Slemer, il giovane 25enne della provincia di Verona, scomparso ieri nel tardo pomeriggio nelle acque del Garda , mentre stava facendo un bagno con la sua ragazza nei pressi della foce del fiume Sarca . I due erano ospiti , per alcuni giorni , del fratello della ragazza , che  lavora al bar di villa Ciàn . Il giovane che pare era in grado di nuotare si trovava in acqua da alcuni minuti a circa 30 metri di distanza dalla ragazza che lo accompagnava , mentre tentavano di attraversare un tratto del fiume , per tornare alla riva ,luogo più sicuro  . Si può escludere che  avessero  mangiato poco , anzi erano stati attenti a non fare il bagno subito dopo il pranzo . Le circostanze della scomparsa e del presunto annegamento, sono ancora tutte da chiarire . Come affermano alcuni testimoni , che vogliono il riservo ,  che alcuni bagnanti hanno aiutato la ragazza a guadagnare le riva , dopo che aveva chiesto aiuto . Le ricerche sono continuate anche oggi, fin dalle prime luci del giorno, la motovedetta dell'Arma e il battello attrezzato per il sub dei Vigili del fuoco di Trento, hanno controllato i fondali vicini alla foce, anche con l'ausilio di telecamere speciali. Anche i genitori del giovane hanno stamani raggiunto la spiaggia antistante il centro Surf Segnana. La povera madre non sa darsi pace, continua con strazio a chiamare il figlio e a chiede ai soccorritori impegnati nelle ricerche, di trovarlo per potergli dare un ultimo abbraccio. Ed intanto monta la protesta, sulla scarsa vigilanza, e del rispetto al divieto presente di balneazione in quel tratto si acque. Per alcuni sarebbe oppurtuno dragare il fondo e recintare completamente la zona, onde evitare che chiunque s'immerga, mentre alcuni testimoni presenti all'accaduto,  affermano che il divieto non è chiaramente segnalato, e che la momento della disgrazia, molti altri bagnanti erano intenti a fare il bagno assieme ai due giovani veronesi. Alcune testimonianze indicano come l'acqua fosse praticamente ferma, priva di onde, uno spazio di acqua protetta dall'isoletta che si forma per accumulo di materiale spinto dal Sarca nelle portate di acqua spesso a seguito di forti piogge. Ma poi improvvisamente dalla sua stasi, l'acqua avrebbe iniziato a muoversi creando dei turbini ed alzandosi di livello, la cosa è stata anche confermata da un turista tedesco, che avrebbe dichiarato di aver rischiato anche lui di annegare il 5 agosto scorso, per riportate a riva due bambini rimasti intrappolati sull'isolotto. L'uomo avrebbe dichiarato di essersi diretto verso l'isolotto a  piedi con l'acqua che gli arrivava alle gambe, quando all'improvviso si sarebbe trovato in mezzo ad una forte corrente, che lo avrebbe sospinto verso il basso e che l'acqua a quel punto aveva raggiunto alcuni metri di profondità. 

1 commento:

  1. Massimo e silenzioso rispetto per ovvie ragioni la morte dello sfortunato ragazzo veronese. Purtroppo si è trattato sicuramente di una fatalità, presa con le opportune precauzioni ( addirittura erano stati attenti a non mangiare prima del bagno). Questo si chiama avere cervello e responsabilità. Purtroppo però nonostante le precauzioni la sfortuna è stata contro questo ragazzo.
    Purtroppo però, non posso dire di tante altre persone che anche con un eventuale divieto di balneazione o visibili condizioni avverse, si avventurano o lasciano incustoditi bambini col pericolo che un'onda o un turbine li possa travolgere mettendoli in serie difficoltà.
    Non voglio assolutamente essere bacchettone, e non voglio assolutamente riferirmi al caso del povero Giacomo ma sono sicuro che molti, l'incidente se lo cercano.
    In quel tratto vado spesso a pescare, e vi assicuro che già dalla mattina alle sei, vedo idioti che al posto del caffè e cornetto, vanno giù di birra. (successo due settimane fa)

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