domenica 22 luglio 2012

SVOLTA NELLE INDAGINI DEI DUE SCOMPARSI


TRENTO -  Prende corpo l'ipotesi di allontanamento volontario, la scomparsa di Franceschi Carla e del suo compagno Bono Renato, residenti nella località di Favrio, nel comune di Fiavè e scomparsi nella notte tra il 4 ed il 5 luglio scorsi. Gli interrogatori eseguiti nella scorsa settimana, da parte dei carabinieri di Trento, che conducono le indagini coordinati dai pubblici ministeri, Amato e Colpani,  hanno fornito un quadro del tutto nuovo rispetto all'ipotesi di
sequestro di persona, inizialmente formulato dalla Procura di Trento. Sono stati sentiti i fratelli di Franceschi Carla, giunti dalla Germania dove sono residenti con le famiglie da tempo, e conducono e gestiscono delle attività commerciali. Le loro testimonianze hanno fornito agli inquirenti dei particolari che verranno ora verificati, ma che se dovessero trovare fondamento la situazione per i due cambia completamente aspetto. La sorella avrebbe nel tempo fatto spesso richieste di denaro, per sanare alcune difficoltà finanziare, legate all'attività commerciale che conduceva assieme al Bono, denaro che ha ricevuto ma che pare non abbia mai restituito. Inoltre i fratelli Franceschi, regolarmente pagavano mensilmente alla sorella, la loro quota per la retta di soggiorno dell'anziano padre, presso la RSA del luogo, ma la direttrice avrebbe confermato che da mesi non percepiva più il dovuto, e che i numerosi appelli per il pagamento dell'ultimo anno non avevano alcuna risposta.  Alcuni operai della ditta gestita dai due, non ricevono più lo stipendio da alcuni mesi. Sono stati interrogati anche commercianti e fornitori nell'area di Modena e Reggio Emilia, ed anche queste testimonianze avrebbero confermato che l'azienda di piastrelle gestita dalla Franceschi e dal Bono, non produceva da tempo buoni fatturati. Ad oggi i cellulari dei due sono muti, l'auto con cui hanno fatto perdere le tracce non è ancora stata ritrovata. Alcune segnalazioni indicavano che la Franceschi la sera della sua scomparsa, sia stata notata all'interno della sala giochi - Bingo -  del capoluogo, ma le verifiche pare non lo confermino. S'indaga ancora e si cercano indizi negli ultimi viaggi fatti dalla coppia, uno in Africa e l'ultimo a giugno di quest'anno, sulla costa Amalfitana, a bordo di un camper preso a noleggio.

1 commento:

  1. Se il quadro della faccenda corrispondesse alle ultime notizie raccolte dalla Procura, sarebbe davvero uno scenario da mentecatti. Abbandonano i congiunti per non dichiarare fallimento, procurano allarme e spreco di risorse pubbliche per fuggire. Eppure sarebbe, per loro, meglio questo che un'alternativa ben più tragica. Mah!

    RispondiElimina