ALTO GARDA - Nel periodo estivo e durante le vacanze la bici è spesso la compagna ideale per escursioni o anche solamente per girare nei centri storici. C'è anche chi invece di portarsela da casa, preferisce noleggiarla sul posto, un modo per poter lasciare a casa l'auto e viaggiare magari in treno o aereo, portandosi con se solo l'abbigliamento idoneo al suo utilizzo. Quest'ultima pratica non vede ancora molti adepti, ma ne sanno qualcosa alcuni noleggiatori di Arco e Riva, che si
sono visti rubare alcune belle mtb. Furti senza scasso, forse non è nemmeno esatto definirli furti, dato che le bici sono state regolarmente noleggiate per alcuni giorni, ma mai riconsegnate. Qualcuno si potrebbe chiedere come abbiano fatto, dato che comunque chi noleggia mezzi di qualsiasi genere, in primis richieda un documento o copia di questo, oltre alla cauzione o caparra, che mai ha però il valore del mezzo noleggiato. E anche in questo caso, la cauzione non era pari al valore delle mtb, quindi sono bastati un documento falso e alcuni pezzi da cento euro, per sparire indisturbati. Bici costose, anche vicino ai mille euro l'una che prendono il volo, ma per dove? E' quello che si chiedono gli agenti del Commissariato di Riva e i carabinieri di Arco, che in questi giorni hanno raccolto le denunce di alcuni esercenti, che si sono visti non riconsegnare le bici. Certi di poter riavere il maltolto, attraverso l'identità del documento della persona a cui avrebbero noleggiato il velocipede, si sono dovuti ricredere quando gli è stato detto che i documenti di nazionalità lituana, che trattenevano in mano, erano completamente falsi e quindi dovevano essere sequestrati. Abbiamo contattato telefonicamente a Trento, gli esperti dei carabinieri, della sezione investigazioni scientifiche, che gentilmente si sono offerti di darci alcune spiegazioni, in quanto si occupano delle perizie, sulla genuinità dei documenti nella provincia. Il fenomeno è solo la punta di un iceberg ci hanno riferito, attualmente casi di falso documentale sono in crescendo anche nella nostra provincia, sempre più persone utilizzano documenti falsi e non sono solo stranieri, anche il numero di italiani è via via in costante aumento. Nel caso specifico della truffa ci è stato detto che nell'est Europa esiste un vero "e-commerce" dei documenti falsi, molto fiorente, fatto da organizzazioni che falsificano documenti con molta somiglianza, e che spesso è difficile riuscire ad un primo esame determinare la genuinità del documento. Serve utilizzare potenti scanner, per identificare particolari sicurezze, che le stamperie governative inseriscono nelle stampe e nei supporti dei documenti, per distinguere un falso da uno vero. Inoltre nel mondo del web, alcuni siti fornirebbero dietro un lauto pagamento, interi carnet di documenti di pura fantasia, dalla patente alla carta di circolazione internazionale, oppure documenti diplomatici internazionali, che non trovano nessuna ubicazione geografica e non sono rilasciati da governi e stati, ma che ai meno esperti, possono risultare vere e proprie credenziali, traendo in inganno. Abbiamo chiesto anche come potersi difendere da tali truffe e come un esercente può riconoscere un documento vero da uno falso. Ci è stato risposto che nel caso specifico, non è facile difendersi da raggiri di questo tipo. Un'ipotesi che può aiutare, consisterebbe che all'atto del contratto di nolo, si possa richiedere anche un secondo documento. Se offrono la patente come documento d'identità, si potrebbe anche richiedere l'esibizione del passaporto ad esempio, magari inserendo una clausola per la quale il servizio di noleggio sia fornito conseguentemente ad una più ampia certezza sull'identità della persona, sperando che il turista non disponga di una completa identità falsa costituita da più documenti.
sono visti rubare alcune belle mtb. Furti senza scasso, forse non è nemmeno esatto definirli furti, dato che le bici sono state regolarmente noleggiate per alcuni giorni, ma mai riconsegnate. Qualcuno si potrebbe chiedere come abbiano fatto, dato che comunque chi noleggia mezzi di qualsiasi genere, in primis richieda un documento o copia di questo, oltre alla cauzione o caparra, che mai ha però il valore del mezzo noleggiato. E anche in questo caso, la cauzione non era pari al valore delle mtb, quindi sono bastati un documento falso e alcuni pezzi da cento euro, per sparire indisturbati. Bici costose, anche vicino ai mille euro l'una che prendono il volo, ma per dove? E' quello che si chiedono gli agenti del Commissariato di Riva e i carabinieri di Arco, che in questi giorni hanno raccolto le denunce di alcuni esercenti, che si sono visti non riconsegnare le bici. Certi di poter riavere il maltolto, attraverso l'identità del documento della persona a cui avrebbero noleggiato il velocipede, si sono dovuti ricredere quando gli è stato detto che i documenti di nazionalità lituana, che trattenevano in mano, erano completamente falsi e quindi dovevano essere sequestrati. Abbiamo contattato telefonicamente a Trento, gli esperti dei carabinieri, della sezione investigazioni scientifiche, che gentilmente si sono offerti di darci alcune spiegazioni, in quanto si occupano delle perizie, sulla genuinità dei documenti nella provincia. Il fenomeno è solo la punta di un iceberg ci hanno riferito, attualmente casi di falso documentale sono in crescendo anche nella nostra provincia, sempre più persone utilizzano documenti falsi e non sono solo stranieri, anche il numero di italiani è via via in costante aumento. Nel caso specifico della truffa ci è stato detto che nell'est Europa esiste un vero "e-commerce" dei documenti falsi, molto fiorente, fatto da organizzazioni che falsificano documenti con molta somiglianza, e che spesso è difficile riuscire ad un primo esame determinare la genuinità del documento. Serve utilizzare potenti scanner, per identificare particolari sicurezze, che le stamperie governative inseriscono nelle stampe e nei supporti dei documenti, per distinguere un falso da uno vero. Inoltre nel mondo del web, alcuni siti fornirebbero dietro un lauto pagamento, interi carnet di documenti di pura fantasia, dalla patente alla carta di circolazione internazionale, oppure documenti diplomatici internazionali, che non trovano nessuna ubicazione geografica e non sono rilasciati da governi e stati, ma che ai meno esperti, possono risultare vere e proprie credenziali, traendo in inganno. Abbiamo chiesto anche come potersi difendere da tali truffe e come un esercente può riconoscere un documento vero da uno falso. Ci è stato risposto che nel caso specifico, non è facile difendersi da raggiri di questo tipo. Un'ipotesi che può aiutare, consisterebbe che all'atto del contratto di nolo, si possa richiedere anche un secondo documento. Se offrono la patente come documento d'identità, si potrebbe anche richiedere l'esibizione del passaporto ad esempio, magari inserendo una clausola per la quale il servizio di noleggio sia fornito conseguentemente ad una più ampia certezza sull'identità della persona, sperando che il turista non disponga di una completa identità falsa costituita da più documenti.
Nel frattempo in Val Gardena sono sparite ben 48 bici di concorrenti della Sellaronda bike day, per un valore di 250 mila euro. I ladri hanno approfittato della notte scorsa per forzare alcune porte in tre alberghi della zona. Indagini da parte dei carabinieri di Ortisei e del Nucleo Investigativo del comando di Bolzano.
