lunedì 14 maggio 2012

OMICIDIO ROVERETO FORSE RAPINA IL MOVENTE



ROVERETO - Forse una rapina è il movente  dell'uccisione di Cristian Gottardi 37enne, residente in via Flaim al civico 5. La scoperta è avvenuta questo pomeriggio, a trovarlo lo zio Cornelio che si è portato presso la sua abitazione preoccupato per la prolungata assenza del nipote. Sul posto si sono portati i carabinieri della compagnia di Rovereto, seguiti dai colleghi del capoluogo. Il cadavere giaceva a terra, nella camera da letto di
un piccolo appartamento di proprietà dell'ITEA. La vittima viveva da solo, aveva un lavoro e un passato con problemi psichici che aveva superato. Nella stanza accanto al cadavere viene trovata l'arma del delitto, un coltello con una lama di 25 cm, sul posto giunge anche il sostituto Procuratore De Angelis e gli uomini della sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri di Trento. A stabilire quanti fendenti ha ricevuto l'uomo prima di cadere a terra e morire dissanguato è il medico legale dott. Raniero del servizio di medicina Legale dell'Università di Verona che confermerà che l'uomo ha ricevuto almeno sette pugnalate alla schiena e all'addome. Gli uomini dell'Arma iniziano a interrogare parenti e vicini di casa, le piste da seguire sono molte e quindi il tempo va battuto senza sosta. Si scava nella vita privata della vittima, si cercano di ricostruire le ultime ore di vita della vittima, per dare un volto al suo assassino.