![]() |
| Il capo banda in manette - Foto esclusiva ©Francisco Calabrese. |
clan nato in Marocco , abitava a Riva del Garda nella frazione di Varone . Ogni due mesi si rifornivano direttamente dal paese d’origine . Alcuni di loro ricevevano anche sussidi economici . IL capo clan dei trafficanti, si era già acquistato ,la casa nel suo paese d’origine ,avrebbe smesso di trafficare , dopo essersi comprata ancora un’altra casa , con i profitti della droga . A breve l’istituto per le case Itea ,gli avrebbe assegnato il suo nuovo alloggio in Trentino,progetti rovinati dalla benemerita . Le indagini sono scattate ,quando alcune pattuglie sul territorio , avevano notato più volte ,quello che era il capo, nei parcheggi di alcuni centri commerciali . Era un banda del tipo piramidale , a scomparti chiusi , gli acquirenti non conoscevano il capo , tra loro c’era un intermediario , due Trentini della Lagarina , finiti in manette anche loro . Il giro d’affari con lo spaccio di hashish , fruttava una cifra oltre i quaranta mila euro ogni due mesi . Mi piccole quantità di droga , per lo spaccio al minuto ,erano altri ad occuparsene . Le indagini proseguono , per scovare probabili altri soci in affari . Venti le persone segnalate alle autorità ,quali consumatori abituali di droga . La banda usavo molto poco i cellulari , solo per darsi appuntamenti nei centri commerciali della zona, le trattative avvenivano di persona sempre in dialetto Berbero , in posti diversi , molto difficile di decifrare anche a traduttori navigati . IL giro d’affari era collaudato da diversi anni . Un vero sistema di commercializzazione , purtroppo per loro sono scattate le manette , gli arrestati sono distribuiti in varie strutture carcerarie . Carabinieri del nucleo operativo di Riva si succedevano di continuazione tra di loro , per non destare sospetti , con tante ore di indagine e pedinamenti a piedi e in auto. Un duro lavoro da parte dei carabinieri , che ha dato i suoi frutti e che ha rovinato i piani del clan .
+copia.jpg)