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| La sagoma del Sesia sullo schermo del sonar |
LIMONE SUL GARDA - Domenica Scorsa il ritrovamento della nave, a circa 400 Metri dalla costa nel comune di Limone. Il Sesia nave a
vapore il giorno 8 ottobre del 1860, ben 152 anni fa, affondava nelle acque del
lago di Garda , davanti alla costa del comune di Limone . Il motivo del
naufragio , uno scoppio nel vano caldaia , a bordo una sessantina di persone tra passeggeri e marinai , 42 morti
, tra donne , uomini e bambini , i superstiti furono 8
passeggeri e 10 marinai. Il merito del ritrovamento va tutto a Cesare Montagnoli, domenica scorsa 4 marzo lo studioso, era da molti anni alla ricerca del relitto, dapprima sui libri di storia locale e poi presso gli archivi delle parrocchie. Montagnoli appassionato di storia del lago di Garda, s’interessa di tutto ciò che riguarda il Benaco, tant'è che ha costruito una miniatura della nave a vapore, ora ritrovata nelle profondità del lago. Se da un lato egli stesso si definiva ossessionato, ora la scoperta lo appaga enormemente. La domenica appena trascorsa assieme ai sub volontari del Garda, e con l’ausilio di un sonar rotante, dopo tante ricerche infruttuose, ecco il momento più sorprendente. Al momento il relitto del Sesia è il più importante ritrovamento nelle acque del Garda. Il relitto giace ad una profondità dei 340 metri, poco a sud di Limone, sul grafico si vede ancora la sagoma del cannone, di cui la nave a vapore era dotata . La nave all’epoca era del regno di Sardegna, solcava le acque del lago di Garda , trasportando persone e cose tra la varie rive . All’epoca si ipotizzava un attentato di origine Austriaca , testimoni dichiararono che ci fu uno scoppio , nel vano caldaia a poppa della imbarcazione . In pochi secondi la nave andò a fondo , portandosi dietro 43 corpi. Per il momento si hanno solo alcune immagini del sonar , nel prossimo futuro i sub volontari del Garda, intendono ritornare che un R.O.V., un piccolo robot a controllo remoto, provvisto di telecamera potrà nuovamente avvicinarsi il più possibile al relitto. Un cippo sulla Gardesana ne ricorda la memoria di quel terribile naufragio. Domenica causa il forte vento i ricercatori hanno dovuto interrompere le ricerche, comunque un fatto è certo, e cioè che l’equipe di ricerche, ha registrato le immagini dello scafo adagiato in fondo al lago.
passeggeri e 10 marinai. Il merito del ritrovamento va tutto a Cesare Montagnoli, domenica scorsa 4 marzo lo studioso, era da molti anni alla ricerca del relitto, dapprima sui libri di storia locale e poi presso gli archivi delle parrocchie. Montagnoli appassionato di storia del lago di Garda, s’interessa di tutto ciò che riguarda il Benaco, tant'è che ha costruito una miniatura della nave a vapore, ora ritrovata nelle profondità del lago. Se da un lato egli stesso si definiva ossessionato, ora la scoperta lo appaga enormemente. La domenica appena trascorsa assieme ai sub volontari del Garda, e con l’ausilio di un sonar rotante, dopo tante ricerche infruttuose, ecco il momento più sorprendente. Al momento il relitto del Sesia è il più importante ritrovamento nelle acque del Garda. Il relitto giace ad una profondità dei 340 metri, poco a sud di Limone, sul grafico si vede ancora la sagoma del cannone, di cui la nave a vapore era dotata . La nave all’epoca era del regno di Sardegna, solcava le acque del lago di Garda , trasportando persone e cose tra la varie rive . All’epoca si ipotizzava un attentato di origine Austriaca , testimoni dichiararono che ci fu uno scoppio , nel vano caldaia a poppa della imbarcazione . In pochi secondi la nave andò a fondo , portandosi dietro 43 corpi. Per il momento si hanno solo alcune immagini del sonar , nel prossimo futuro i sub volontari del Garda, intendono ritornare che un R.O.V., un piccolo robot a controllo remoto, provvisto di telecamera potrà nuovamente avvicinarsi il più possibile al relitto. Un cippo sulla Gardesana ne ricorda la memoria di quel terribile naufragio. Domenica causa il forte vento i ricercatori hanno dovuto interrompere le ricerche, comunque un fatto è certo, e cioè che l’equipe di ricerche, ha registrato le immagini dello scafo adagiato in fondo al lago.
