LA VITTIMA SI CHIAMAVA LUIGI ANDREOLLI

ROVERETO - Una scena raccapricciante si sono trovati i primi soccorritori. Il corpo del pensionato giaceva a terra riverso in una pozza di sangue, nel chiostro della chiesa di Santa Maria a ridosso dell'ospedale della città della quercia. L'uomo originario di Brentonico era persona nota nel rione, si occupava di tutte quelle mansioni che la chiesa e la parrocchia richiedevano. I fatti sono al vaglio degli inquirenti,
sul posto si è portato il Procuratore Capo della Procura di Rovereto, dott. Merlo, per chiarire la dinamica dell'aggressione che ha portato alla morte il sagrestano. L'allarme è stato lanciato poco dopo le 16.00 di oggi pomeriggio, sul posto interviene un ambulanza ma come detto per l'uomo non c'è più nulla da fare, vengono chiamati i carabinieri della Compagnia di Rovereto che avviano immediatamente le indagini, vengono sentiti alcuni testimoni che indirizzano i militari a concentrare le indagini su di un giovane che spesso è stato visto in zona. Sono indagini serrate, ma durante il controllo del giovane vengono notate sulle mani e sui vestiti alcune chiazze di sangue. Vengono quindi fatti intervenire gli uomini della sezione Investigazioni Scientifiche dei carabinieri di Trento, al comando del colonnello Paolo Puntel, gli specialisti effettuano dei prelievi sui vestiti del giovane fermato e successivamente sulla scena dell'omicidio per appurare se il sangue presente sui vestiti del giovane sia quello della vittima.
sul posto si è portato il Procuratore Capo della Procura di Rovereto, dott. Merlo, per chiarire la dinamica dell'aggressione che ha portato alla morte il sagrestano. L'allarme è stato lanciato poco dopo le 16.00 di oggi pomeriggio, sul posto interviene un ambulanza ma come detto per l'uomo non c'è più nulla da fare, vengono chiamati i carabinieri della Compagnia di Rovereto che avviano immediatamente le indagini, vengono sentiti alcuni testimoni che indirizzano i militari a concentrare le indagini su di un giovane che spesso è stato visto in zona. Sono indagini serrate, ma durante il controllo del giovane vengono notate sulle mani e sui vestiti alcune chiazze di sangue. Vengono quindi fatti intervenire gli uomini della sezione Investigazioni Scientifiche dei carabinieri di Trento, al comando del colonnello Paolo Puntel, gli specialisti effettuano dei prelievi sui vestiti del giovane fermato e successivamente sulla scena dell'omicidio per appurare se il sangue presente sui vestiti del giovane sia quello della vittima.
Il giovane fermato nelle prossime ore verrà interrogato dal magistrato, mentre sul posto è arrivato anche il medico legale.