mercoledì 14 dicembre 2011

SOSPETTI SULLA SCOMPARSA DI BONAZZA

TRENTO - Cosa ruota attorno alla scomparsa di Marco Bonazza. L'uomo scomparso nel nulla da due mesi non ha lasciato alcuna traccia. Nelle ultime settimane i carabinieri del reparto Investigativo di Trento hanno interrogato parenti e conoscenti del Bonazza, ma anche scavato nella sua vita di commerciante. L'uomo proprietario di alcuni negozi d'abbigliamento in provincia pare non si trovi in buone acque finanziarie. Da indiscrezioni sarebbe molto vicino al fallimento, i suoi negozi, come altri, soffrivano da tempo del calo delle vendite e quindi le mancate
entrate non permettevano di sanare i pagamenti di fatture e commesse di merce acquistata. Come si sà l'auto dell'uomo, una Audi A5, fù trovata chiusa a chiave in un parcheggio lungo la ciclabile nella zona del Cadino a Faedo. Si pensava che il Bonazza, frequentatore assiduo della montagna, si fosse avventurato per una escursione lungo i sentieri delle pendici di quei monti, ma le ricerche della Protezione civile locale non riuscirono a trovare l'uomo, ed ora la Procura di Trento, che coordina le indagini, ha richiesto in questi giorni altre verifiche e rilievi ai carabinieri del capoluogo. Massimo è il riserbo degli inquirenti,  i carabinieri della sezione di Investigazioni Scientifiche, avrebbero nei giorni scorsi, avviato nuovi accertamenti e rilievi scientifici, sull'auto e presso l'abitazione dell'uomo. Sia l'auto che la casa sarebbero state analizzate con tecniche all'avanguardia, gli specialisti dell'Arma avrebbero anche usato  il noto composto chimico denominato "luminol" per la ricerca di sangue. Gli esiti delle rilevanze sono ora al vaglio dei Ris di Parma, che nelle prossime ore dovrebbero fornire alcuni elementi utili a chiarire gli aspetti di questa vicenda.

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