sabato 17 dicembre 2011

ARRESTATI DUE ARCENSI

RIVA DEL GARDA - La denuncia a piede libero si è trasformata in una bella ordinanza di custodia in carcere per due giovani arcensi Matteo Muscio classe 1983 e Nicola Monetti classe 1985, entrambi pregiudicati, responsabili del danneggiamento all'auto di servizio della Polizia Locale dell'Altogarda. Giovedì mattina sono scattate le manette ai polsi dei due dopo che la Procura ha convalidato l'ordinanza dopo i risultati ottenuti dalle analisi del RIS di Parma attraverso le prove raccolte dai militari del Nucleo Operativo subito dopo l'incendio con una molotov il 31 agosto scorso. Le prove a loro carico sono state ricostruite minuziosamente, in una prima sosta con la compagnia “degli amici della veranda”, cosi’ definita dagli stessi arrestati, nei pressi del Casino’ di Arco, dove i due si erano intrattenuti a bere superalcolici, poi in seguito la costruzione delle bottiglie molotov con benzina sottratta ad alcuni motorini in sosta, di seguito hanno compiuto l'atto vandalico unito all’imbrattamento delle mura esterne della sede della Polizia Locale di Arco con frasi oltraggiose (“acab”), in ultimo e tutto mentre le telecamere li riprendevano hanno fatto una passeggiata notturna sulla ciclabile di Arco ove i due hanno rispettivamente abbandonato una felpa e hanno gettato un sacchetto della lidl nel Sarca. Ma quel sacchetto è stato ritrovato scandagliando il fiume Sarca per 5 chilometri in direzione sud con i Vigili del fuoco volontari del distretto dell’Altogarda e analizzato dal RIS. I laboratori di chimica hanno trovato molecole di sostanze idrocarburiche riconducibili a benzina, compatibile con il liquido infiammabile contenuto nelle tre molotov che avevano incendiato l’auto dei vigili urbani. Ma le prove raccolte dai carabinieri sono di non poco conto, su una bomboletta spray recuperata nelle vicinanze, le impronte trovate sulla superficie sono risultate appartenere al Monetti, mentre le impronte delle suole delle scarpe lasciate sul cofano e sul parabrezza sfondato dell’auto di servizio dei vigili urbani, sono risultate compatibili con le calzature antinfortunistiche del Muscio. Date le prove schiaccianti al sostituto Procuratore dott. Fabrizio De Angelis, non è rimasto quindi che avanzare la richiesta di ordinanze di custodia cautelare in carcere, tenendo conto soprattutto di due esigenze cautelari specifiche: il pericolo di fuga dei due giovani e “la non comune pericolosita’ dei due giovani, i quali si sono dimostrati in grado di confezionare degli ordigni esplosivi rudimentali, utilizzati contro una vettura delle FF.OO., scelta come simbolo, verosimilmente per manifestare l’avversione verso le regole del vivere civile.” I due arrestati sono accusati del reato di concorso nell’incendio e nel danneggiamento, aggravato dall’uso di armi tipo guerra e sono detenuti presso il carcere di Montorio Veronese e quello di Trento.

Nessun commento:

Posta un commento