RIVA DEL GARDA
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| Foto Francisco Calabrese-@-Copyright |
Nella giornata di ieri gran lavoro per i Carabinieri del Nucleo Operativo di Riva del Garda. L’arresto di GHOUATI Youssef nella autostazione delle corriere di Riva del Garda attorno a mezzogiorno si è concretizzato dopo un’indagine lampo che ha consentito ai militari dell'arma di vedere approvata una richiesta di ordinanza cautelare che è stata spiccata dalla dott.ssa Izzo nel pomeriggio del 21 us , su richiesta del PM dott. De Angelis . Il giovane arrestato di origini marocchine residente a Malcesine – ma dimorante anche a Riva del Garda – faceva parte del sodalizio che lo scorso 16 gennaio aveva costretto un giovane veronese a consegnare con le minacce €100.00 , per sé . Inoltre si era fatto consegnare un’autoradio di proprietà della vittima che , ieri mattina , i carabinieri del Nucleo Operativo hanno rinvenuto e riconsegnato al legittimo proprietario . Il giovane è stato rinchiuso nel carcere di Spini di Gardolo e risponderà del reato di estorsione aggravata in concorso ………………..
Nella notte appena trascorsa un’altra attività operativa , da parte dei Carabinieri , a meno di 12 ore dal primo arresto , ha avuto termine dopo giorni di indagini: altro arresto . Si seguiva la pista di uno “spacciatore” di banconote false che sarebbe sopraggiunto da Verona in questi giorni sull’Alto Garda . Si tratta di tale PISTOLA Salvatore , trentenne napoletano , residente a Riva del Garda , pregiudicato , che nella tarda serata di ieri è stato perquisito dai Carabinieri in viale dei Tigli , da poco giunto dalla città scaligera . Addosso , il trentenne teneva nascoste 81 banconote del taglio di € 20.00 , aventi tutte il medesimo numero di serie .
Il giovane è stato condotto presso la Caserma di Riva dove è detenuto in attesa del rito direttissimo che si terrà in giornata a Rovereto , il giovane dovrà risponderà del reato previsto dall’art. 455 del codice penale per “introduzione nello Stato , senza concerto , di monete falsificate”, la cui pena è la reclusione da 1 anno e 6 mesi a sei anni di carcere . Tutta l'operazione e stata coordinata dal dottor Davico ha seguito ogni fase dell’indagine .
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