ALTO GARDA
Nella giornata odierna i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Riva del Garda hanno concluso una lunga e complessa indagine , che ha consentito di denunciare alla Procura della Repubblica di Rovereto un trentacinquenne originario di Volano , ma da tempo residente a Rovereto, J.R. le iniziali , Pluripregiudicatoper reati specifici , per truffa aggravata e per tentata truffa . La prima accusa gli è stata mossa dagli inquirenti perché il truffatore era riuscito a convincere un ventenne di Folgaria a farsi consegnare (in diverse rate) un totale di trentamila euro tra contanti , monili di famiglia e ricariche Postepay , con la promessa improbabile di restituire la somma maggiorata dopo qualche tempo . La giovane vittima aveva creduto agli accordi presi col truffatore a tal punto da voler incassare un assegno da 50.000 euro presso la Cassa Rurale di Folgaria nel novembre scorso 2012 , scoprendo in quel occasione l’inesistenza di qualsiasi copertura finanziaria nei conti del J.R. Il giovane , che dallo scorso luglio 2012 “seguiva” i consigli del truffatore ed era pronto a versare danaro ad ogni richiesta , vistosi scoperto dai famigliari che notavano ammanchi di fondi anche dai conti correnti dei suoi famigliari , decideva di denunciare il quarantenne e di interrompere qualsiasi rapporto , nonostante le sue pesanti intimidazioni . La capacità di raggiro di J.R. , in modo ingegnoso e molto convincente ( un talento naturale ) a convincere le proprie vittime , è ricaduta non solo nei confronti del giovane , ma anche di persone anziane . Di fatto , un pensionato settantenne residente ad Arco era stato avvicinato a gennaio dal truffatore che lo convinceva a recarsi presso la locale Cassa Rurale Alto Garda per prelevare 20.000 euro . La tecnica era sempre la medesima : il Roveretano vantava inesistenti amicizie coi figli dell’uomo e fingeva di essere in credito col pensionato per alcuni lavori che anni addietro avrebbe per lui svolto . Il provvidenziale intervento del direttore della Cassa Rurale di Arco , allertato dal cassiere che aveva notato lo sconosciuto accompagnatore e lo stato confusionale dell’anziano nel richiedere il danaro al cassiere , il funzionario della banca costringeva il truffatore ad allontanarsi dalla banca e fare arrivare il figlio accompagnato dai Carabinieri , evitando così che il conto venisse di fatto prosciugato . Per tale episodio J.R. è stato denunciato per tentata truffa . Soprattutto le fasce deboli della società trentina debbono essere caldamente sensibilizzate – ed evitare contatti con il soggetto che , essendo a piede libero , potrebbe reiterare il reato con artifizi e raggiri dei quali è maestro .
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