La vittima Luigi Andreolli |
ROVERETO - Nel tardo pomeriggio di oggi è terminato l'esame autoptico sul corpo di Luigi Andreolli, l'uomo aggredito con un coltello da Andrea Faustini, nel pomeriggio di sabato scorso. La dottoressa Federica Bortolotti, medico legale nominata dal Procuratore dottor Rodrigo Merlo in veste di consulente tecnico, ricevuto l'incarico nella mattinata di oggi, ha chiarito le cause della morte del sagrestano, che è stata causata da numerosi colpi ricevuti alla testa. Gli accertamenti dei periti darebbero forza alla dinamica ricostruita dai carabinieri, che vedrebbe una prima colluttazione all'interno di una stanza dell'abitazione, dove il Faustini avrebbe inferto i primi fendenti con il coltello sul viso e sul
corpo dell'uomo, poi l'aggressione si sarebbe spostata sulle scale che collegano l'abitazione della vittima con il chiostro, dove è stato trovato esanime il sagrestano. La ricostruzione dei fatti compatibile con le ferite, vedrebbe anche una caduta dell'uomo dalle scale. Intanto il Faustini, piantonato a vista, il quale avrebbe già confessato l'omicidio, ma non avrebbe ancora fornito agli inquirenti il movente che lo ha spinto a sfondare la porta dell'abitazione del sagrestano con in mano un coltello di 25 centimetri di lama, nella mattinata ha ricevuto la visita del suo difensore, l'avvocato Nicola Canestrini, il quale avrebbe già dato incarico ad un perito di parte, di verificare quanto effettuato dai consulenti della Procura. Le indagini dei carabinieri del Nucleo Operativo dei carabinieri di Rovereto, coordinati dal Ten. Andrea Pezzo, avrebbero raccolto numerose testimonianze in grado di ricostruire tutti i movimenti del Faustini nelle ore precedenti al tentato omicidio. L'uomo già da alcuni giorni, preannunciava che avrebbe compiuto un gesto che avrebbe punito la chiesa e i suoi servitori. Giovedì è prevista l'udienza preliminare di convalida di arresto davanti al giudice.
corpo dell'uomo, poi l'aggressione si sarebbe spostata sulle scale che collegano l'abitazione della vittima con il chiostro, dove è stato trovato esanime il sagrestano. La ricostruzione dei fatti compatibile con le ferite, vedrebbe anche una caduta dell'uomo dalle scale. Intanto il Faustini, piantonato a vista, il quale avrebbe già confessato l'omicidio, ma non avrebbe ancora fornito agli inquirenti il movente che lo ha spinto a sfondare la porta dell'abitazione del sagrestano con in mano un coltello di 25 centimetri di lama, nella mattinata ha ricevuto la visita del suo difensore, l'avvocato Nicola Canestrini, il quale avrebbe già dato incarico ad un perito di parte, di verificare quanto effettuato dai consulenti della Procura. Le indagini dei carabinieri del Nucleo Operativo dei carabinieri di Rovereto, coordinati dal Ten. Andrea Pezzo, avrebbero raccolto numerose testimonianze in grado di ricostruire tutti i movimenti del Faustini nelle ore precedenti al tentato omicidio. L'uomo già da alcuni giorni, preannunciava che avrebbe compiuto un gesto che avrebbe punito la chiesa e i suoi servitori. Giovedì è prevista l'udienza preliminare di convalida di arresto davanti al giudice.